Friday, 27 May 2016

Stasera indossa la tua personalità.

Stasera indossa la tua personalità migliore.


Quante volte ti è capitato di sentirti… “non a tuo agio” per uscire e affrontare la gente, le persone in un luogo in cui devi andare.
Molto probabilmente, in conclusione, giri intorno al problema e ammetti a te stesso di essere troppo stanco o in forma per uscire. Qualche sintomo di raffreddore potrebbe addirittura presentarsi per autoconvincerti a rimanere dove sei.
D’un tratto compaiono una serie di malesseri, tutti segni di insicurezza: ti si gonfia la pancia, ti senti rabbuiata, rattristita, goffa, saresti incapace di superare qualsiasi situazione, o peggio ancora presentarti a persone nuove. Con questo aspetto non andresti da nessuna parte.
E se anche decidi di vestirti e svogliatamente, con sforzi sovrumani, di salire in macchina e dirigerti verso un luogo del quale cerchi di convincerti possa almeno migliorare il tuo umore, e regalarti sorprese inaspettate, bè ciò non accade quasi mai. Ne torni a casa ancora più sconfitto, deluso e arrabbiato con te stesso per non essere rimasto sul divano tranquillo.
 
Certo, sicuramente la tua serata sarebbe andata meglio. Saresti andato a dormire con l’autostima un po’ più alta, e non sentendoti uno straccio.

Ma questo atteggiamento si chiama: aggirare un problema. Che rimarrà sempre lì, ad aspettarti sulla porta, e non se ne andrà mai via ma si ingigantirà sempre di più diventando insormontabile.

 
No. Ogni decisione che prendiamo contro la nostra solita mentalità di routine, ogni occasione che cogliamo che mai avremmo considerato prima, è un passo verso il futuro, verso la serenità, verso l’essere indistruttibili.

E anche se a noi sembra solo che le nostre scelte di uscire e affrontare la vita non facciano altro che deluderci ancora di più, siamo solo vittime di frettolosità.
Con pazienza, i risultati arrivano.
Bisogna sempre scegliere la strada più in salita: magari ci stanchiamo prima, ma sicuramente faticando i muscoli lavorano di più.


Se siamo quindi sul divano e indecisi su cosa fare, prova a aprire l’armadio e indossare la tua personalità migliore.


Scordati di vestiti, di come sei fisicamente, di ciò che hai costruito durante la tua giornata che potrebbe sembrare insignificante rispetto al lavoro di altri, insomma dimentica ogni tua tristezza e insicurezza su di te.


E concentrati solo sul presente. Su cos’hai da dire al mondo, sui modi di fare, sul sorriso, sulla delicatezza con cui baciare sulle guance i tuoi amici.
 

Ripercorri velocemente tutta la tua vita, le tue esperienze in cui sbagliando o vincendo sei sempre stata tu con te stesso.

 Ti devi volere bene. Devi amarti, ti sei sempre fatto compagnia e forza con le tue stesse energie.

Ti conosci da una vita, e ora puoi anche scoprire che non ti sei mai considerato.

Scopri come far ridere le persone, pensa a cosa raccontare ai tuoi amici per farli stare bene o quale tuo episodio vissuto in prima persona possa insegnar loro qualcosa.

Chiediti chi sei. E qualsiasi aggettivo ti venga in mente, che fosse anche solo uno, ripetitelo e riflettici sopra, ed è sufficiente per farti sentire unico e diverso da ogni altro. Anzi, già solo il fatto che soffri per uscire e farti spazio tra la folla, ti rende originale. Non pensi che ce ne siano altri come te, giusto?
 

Il “piacere” alle persone nasce da un mix esplosivo di elementi. Oltre che l’aspetto, il quale in queste circostanze, se è un motivo di insicurezza per te, deve essere dimenticato e per stare bene devi pensare ad altre cose, ricordati del carattere. Delle espressioni. Di ciò che trasmetti con le parole. Di cos’hai da dire alla gente.


Vedi un tuo amico che non incontravi da tempo. Avvicinati e chiedigli come sta. Oppure rimani lontana ma informati sul suo conto. Insomma, definisci il come sei fatto. E compiaciti della tua scelta, hai fatto ciò che ti sentivi e urlalo al mondo che tu sei così.

Prova a capire i tuoi comportamenti, ma per capirli bisogna averli, prima di tutto. 


Quindi prova, buttati, misurati con le tue stesse capacità, che sia in un luogo di lavoro o in un aula universitaria. Piuttosto che a un compleanno o un pranzo in famiglia.
Scegli sempre di agire, e di ricordarti di portare con te la tua personalità. Il tuo modo di essere.

I vestiti sono solo un modo che abbiamo per comunicare qualcosa, ma risulta superfluo se ciò che vogliamo dire su noi stesso lo diciamo con i fatti, con i comportamenti. Il lavoro che svolgiamo, piuttosto che il libro che leggiamo la sera, sono i nostri abiti migliori da sfoggiare. 

E se pensiamo che forse, l’aspetto è però un modo più immediato per raggiungere gli altri, è un errore.
Immaginati una persona che entra in una stanza, sorride, ha un buonissimo profumo, e energicamente saluta tutti i presenti, anzi ha addirittura portato dei fiori per una signora, e ti viene a salutare contento (o contenta) e si ricorda del tuo compleanno della settimana scorsa. Suscita lo stesso effetto come se stesse in silenzio e indossasse un bel completo di maglietta e jeans?


L’unico accorgimento utile per l’aspetto è l’essere in salute.


Per il resto, conta solo il carattere. Ciò che siamo, insomma.

No comments:

Post a Comment