Capita, spesso o più raramente, di essere preoccupati del
proprio aspetto fisico.
Ci chiedono di uscire la sera, e a volte quasi rinunciamo
ad andare perché non ci piacciamo, non troviamo il vestito adatto, o il nostro
corpo è più gonfio del solito.
Il cappellino nero che mettiamo sempre per coprire i
nostri capelli brutti e arruffati, è già stato indossato troppe volte. Vorremmo
cambiarlo, ma non ne abbiamo un altro, o comunque anche gli altri sono già
stati messi e rimessi.
E la nostra serata si trasforma in delusione, in angosce
e tristezze, e automaticamente trasformiamo in “bruttezze” del corpo tutti i
nostri problemi della vita.
Ecco, è proprio questo il problema.
Perché mi crea problemi indossare due volte gli stessi
pantaloni? E ci si accorge che sia un problema quando anche i jeans con il
cartellino attaccato, nuovi di zecca, rimangono piegati nell’armadio e non ci
viene voglia di metterli. Allora non è il nuovo il problema. Ma quindi cosa c’è
che non funziona?
Sia che facciamo tre ore di palestra, e dopo mangiamo un
pezzo di mela e una zucchina, oppure sia che stiamo tutto il giorno sedute
mangiando cioccolata, ecco in tutti e due i casi difficilmente siamo certi che
l’umore la sera verso il nostro corpo sia positivo. E quindi cosa succede che
ci fa stare male?
Sicuramente la palestra aiuta, ma il segreto per liberarsi
da queste ossessioni è un altro.
Me ne sono resa conto con il tempo, ma ne sono
consapevole e vorrei gridarlo al mondo intero, e vorrei che tutte quelle dolci
ragazze o ragazzi che sento aver problemi con il proprio fisico, per un attimo
almeno capissero di cosa sto parlando, provassero a sentire dentro di loro ciò
che provo io, ciò che intendo.
Il sentimento di gioia e felicità è dato da un’armonia
che si crea in noi stessi.
Questa serenità, queste emozioni positive, sono direttamente
proporzionali alla stima che abbiamo di noi stessi.
Ora bisogna definire cosa s’intende per “stima”.
Significa appagamento del proprio posto nel mondo, del
proprio vivere. Ovviamente esistono tanti modi di intendere questo senso di
equilibrio quante persone esistono al mondo.
Ma per essere più generali e cercare di comprendere
tutti, si può dire che il sentimento di felicità nell’uomo non è nient’altro
generato da una serenità completa de corpo, fatto questi di fisico e mente.
Ecco allora che arriviamo al punto.
Dobbiamo star bene sia di fisico che di mente. Ma essendo onesti, e osservandoci e pensando che per problemi di fisico
si intendono malattie, ovvero obesità, infezioni, tumori… perché nonostante
siamo in salute non sentiamo felicità dentro di noi? E ci preoccupiamo ancora
per quel naso troppo vistoso, o quelle gambe troppo poco muscolose?
Perché la nostra mente trasforma le debolezze
mentali in problemi fisici.
Tutte le angosce e preoccupazioni riguardo
il nostro carattere, le nostre insicurezze, vengono “scambiate” dalla nostra
mente per corpo troppo basso o spalle troppo larghe.
Abbiamo dei problemi al lavoro e non riusciamo ad esprimerci come vogliamo?
La sera, quasi sicuramente,
per molti, la mente dirà alla persona che l’angoscia provata consiste in realtà
in grasso sui fianchi, o qualsiasi altra “bruttezza fisica” creata in modo
fittizio per sollevarci dal fatto che forse domani dovremo essere migliori al
lavoro.
È tutto li il problema.
Quindi, quando ci sentiamo inadeguati o …”brutti”,
nel vero senso della parola, non dobbiamo far altro che ripeterci questo, e
cercare di capire questo meccanismo.
È molto più comodo far ricadere la bruttezza su
un aspetto fisico piuttosto che su una debolezza di carattere che è molto
faticosa da modificare.
Il corpo perfetto a cui tanti aspirano, non
è altro che una perfezione irreale, una perfezione che non esiste in realtà,
non porta a nulla.
È una perfezione che falsamente la nostra
mente ci porta a considerare come la felicità assoluta, ma è falso!
Sono tutte idee che per comodità ci creiamo, per non
pensare a tutti gli aspetti del carattere e della personalità molto più
scostanti e fastidiosi.
Quando usciamo di casa e pensiamo che ci
guardano per l’aspetto fisico, proviamo a pensare ad essere in una stanza al
buio e far si che gli altri ci notino lo stesso: dovremmo per forza
concentrarci sulla nostra personalità, giusto? Altrimenti senza parlare non
avremmo modo.
È la bellezza interiore che crea fascino, che crea eleganza, che fa innamorare le persone di noi.
E questa bellezza non è nient’altro che un mix di tutto ciò di cui siamo fatti: la nostra passione più grande (cucinare, ballare, decorare, leggere, recitare), il nostro modo di amare (amo di più gli amici, adoro solo il mio fidanzato, amo gli animali, amo la natura,…), la nostra dedizione, il modo di ballare, i gusti nella musica, e potrei andare avanti così per ore.
Insomma, in una parola: conoscersi. E rendersi conto dei propri punti di forza.
Abbiamo dei punti di debolezza? Cerchiamo però di
individuarli! E iniziare a capire che se vediamo che quel vestito non ci sta
bene, significa che in realtà il problema è un aspetto del nostro carattere che
non ci piace, è una tristezza avuta quotidianamente.
E se continuiamo a credere che in realtà il fisico è il
problema, facciamo due passi indietro e guardiamo la situazione da distante:
siamo davvero così non in salute? Siamo malati? Ci crea problemi a sopravvivere
la nostra conformazione?
Se la risposta è no, allora convincetevi che sono
instabilità mentali.
E andremo a risolverleJ
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