CHI SONO
Mi piace l’idea di raccontarmi attraverso i viaggi. Viaggiare racchiude in una parola tutto ciò che sono.
Raccontare se stessi è un’esigenza che provano moltissime
persone quotidianamente: innanzitutto si cerca di far sentire la propria voce
agli altri intorno a noi, ma facendo ciò, automaticamente ciò che vogliamo
comunicare rimbalza nuovamente contro noi stessi, e ci aiuta a mettere i nostri
pensieri al posto giusto. A capire chi siamo.
La volontà di trasmetterci completamente agli altri
assume diversi significati, in alcune persone addirittura ciò non è presente.
Taluni mirano semplicemente ad essere al centro dell’attenzione. Altri gridano
la loro voce per sentirsi parte di un gruppo, per vedere i propri pensieri
trasformarsi in realtà.
E poi arrivo io, con la mia idea di aprirmi un varco tra
le persone per esprimere (e poter così
condividere) tutto ciò che ho imparato nella vita.
Ad un certo punto, sento l’inesorabile intrepida esigenza
di raccontare i miei pensieri quotidiani, il modo in
cui affronto la vita ogni giorno.
Vien da sé pensare che se fossi una ragazza qualunque che
passa le giornate ad oziare e senza pensieri ben definiti, bè non mi verrebbe
nemmeno in mente di scrivere su me stessa. Innanzitutto perché non avrei
abbastanza pensieri per riempire delle righe.
Per questo il progetto di raccontarmi, non è fine a se
stesso. Non è rivolto a un mio capriccio personale, per il quale rileggermi tra
vent’anni e scoprire come sono cambiata. Io so chi sono, so come sono, e i
ricordi li conservo dentro me stessa, non tra pagine di un libro (che spesso
vanno perdute e non potranno essere rilette).
Il vero motivo dello scrivere è trasmettere
i miei pensieri perché magari possano essere utili ad altri.
Vorrei essere abile abbastanza da comunicare e far
arrivare ai lettori il mio amore per il mondo,
per gli angoli più nascosti della Terra, per ogni singola città o elemento
naturale che nasconde il nostro Paese. Vorrei essere utile e di aiuto per le
persone, attraverso ciò che ho da dire. Mi piace essere onesta e non credo
magari di poter essere trovata interessante da molti, anzi parecchi noteranno
solo pagine di parole vuote.
Ma se riuscirò a trasmettere anche a solo
una persona le emozioni che provo quando viaggio con lo spirito di vivere che
da sempre mi ha contraddistinta, ecco a compiere questo lavoro ne sarà valsa assolutamente
la pena.
Alternerò a riflessioni quotidiane, immagini di posti a
mio avviso fantastici, che mi aprono il cuore (che spesso non ho mai visitato
fisicamente, ma verso i quali ho viaggiato attraverso libri, documentari e
racconti, viaggio quest’ultimo che a parer mio rappresenta il Vero spirito del
viaggiatore).
Credo che al mondo esistano diversi tipi di
interpretazione di un viaggio: persone che non hanno intenzione di muoversi da
casa. Persone che comprano una casa al mare per trascorrervi i momenti liberi.
Persone che non comprano una casa al mare per poter visitare ogni volta
moltissime posti diversi in tutto il mondo.
Io appartengo a quest’ultimo gruppo.
La mia idea di viaggio è singolare a modo
suo.
Lo interpreto come un saltellare continuamente da un
posto all’altro, senza mai fermarsi, e conoscere di ogni luogo le sue
peculiarità, rimanerne estasiata e subito cambiare per poter vedere più luoghi
possibili.
Ammetto che vivere un posto è sempre meraviglioso,
infatti molte volte ritorno in luoghi già visitati per coglierne altre
sfumature. Ma subito dopo ecco che riparto.
Di ogni luogo, ne rammento le notizie principali, i
motivi per il quale è famoso, o semplicemente gli aspetti che mi hanno colpita,
come se il viaggio fosse una scatola di
cioccolatini e per ogni fossetta, (simbolo dei vari luoghi della terra),
avessi a disposizione un cioccolatino diverso da posizionare, e scegliessi il
più prelibato e delizioso che meglio lo rappresenta!
A volte mi domando perché mi venga voglia di comunicare i
miei pensieri, ma penso di saperne il motivo: spero che
qualcuno, sfogliando le pagine, possa imbattersi in questi pensieri, trovarne
famigliarità e possa avere il conforto che si può essere felici sempre, la
felicità vera esiste e posso provarlo.
Non esiste mai un momento così straziante da non avere
soluzione.
Spesso mi capitava di chiudermi in me stessa (e ciò
coincideva anche con il chiudermi in una stanza, ma poi ho capito che l’ambiente
non è la causa, anzi non ha niente a che vedere con l’ambiente interno. Potevo essere
in giro per il mondo, in una stanza in un attico a Londra, oppure in un paesino
sperduto dell’Italia, e ho provato le stesse sensazioni. Quindi non
preoccupatevi, il problema da affrontare è la vostra mente).
Chiudendomi in me stessa, osservavo le altre persone
(spesso attraverso la TV oppure semplicemente affacciandomi dalla finestra) e
ero convinta che fossero tutte più felici di me. E quando ti senti così giù di
morale che non puoi fare a meno che fare ancora di meno e deprimerti,
diventando un vegetale e sentendoti ancora più triste, è a quel punto che
reagisci.
Quando tocchi
il fondo reagisci.
Hai una voglia di vivere che spaccheresti
il mondo.
Ed è con questa grinta fuori dal normale che le persone
hanno dato vita a delle cose meravigliose: studiando i personaggi più celebri
della storia, si nota con meraviglia che tutti, e dico proprio tutti,
provengono da storie tristi, da un passato di sofferenze, alle quali si sono
ribellati e ne sono usciti più potenti che mai.
Quello è il segreto del successo.
L’intensità con cui arrivi a provare
sofferenza e con cui ti scaraventi sul fondo, è direttamente proporzionale alla
felicità che ti regalerà il futuro.
Bisogna però aspettare e ragionare su se stessi.
Prendiamo Marylin Monroe, di cui Sky Arte ne dipinge un
ritratto interessante: dopo un’infanzia passata a soffrire per la malattia
mentale della madre, si è scatenata in lei una voglia pazzesca di farsi notare
per la sua bellezza e per la sua personalità.
Se privi una persona di un determinato oggetto, sin da
piccola, questa crescerà facendo di tale oggetto la sua fonte ispiratrice e
sarà la sua ricchezza.
Se privi un bambino di vedere la luce del sole, lui da
grande scoprirà la Luna. Lui arriverà a toccare il sole.
Se privi un bambino di giochi perché costano troppo e non
puoi permetterteli, questi crescerà con un carisma immenso nel volersi
guadagnare da vivere, ed avrà successo.
Bisogna provare a
non avere qualcosa per far nascere in sé quell’energia e sfrontatezza che ti
permetterà di vivere davvero e farti strada.
Farsi valere non è un concetto facile da capire, ma ci si
può arrivare.
Spesso, chi sa come conquistare e farsi notare, è una
persona che ha ricercato spesso questo nel nucleo famigliare passato, e ha
dovuto dimostrare ai genitori molto, genitori che ora si sono virtualmente
trasformati in capi di lavoro, amicizie, professori, tutte persone a cui piace
dimostrare qualcosa.
Ma se non si ha avuto la fortuna di poter dimostrare
qualcosa, spesso perché troppo viziati e coccolati, bè c’è sempre un rimedio.
Che è ancora più potente.
Dimostra a te stesso. Cerca negli altri quei complimenti
che ti mancano per essere sicura di te. Spesso ti senti giù di morale perché pensi
di non valere nulla. Ecco, trasforma quella rabbia e
quel rigurgito della tua situazione in voglia di cacciare via la tristezza,
aumentando la tua autostima. E come accrescerla? Cerca continuamente
apprezzamenti e complimenti dalle altre persone.
Si può sempre modificare il proprio
carattere. Sempre. Sempre. Sempre.
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